Tatiana Schirinzi

Intervista a Tatiana Schirinzi, consulente Seo di Bologna

Tatiana Schirinzi Consulente Seo

1) Tatiana, qual è a Tuo avviso l'ingrediente magico di una strategia SEO efficace?

"Purtroppo non c’è. In generale credo che un passaggio importantissimo sia l’analisi dell’attività da promuovere, con il suo target e la sua offerta di prodotti e servizi. Fatto questo, va mappato il customer journey, cioè il viaggio del cliente dal primo manifestarsi di un bisogno legato all’offerta fino alla fase di post-acquisto. Questa mappa va poi “tradotta” in ottica SEO, per capire come i clienti target si comportano sui motori di ricerca durante le varie fasi, cioè quali keyword utilizzano e con quale intento."

2) Qual è secondo Te l'errore principale da evitare quando si fa SEO?

"Il principale errore è non avere un approccio articolato e ad ampio raggio. Quindi non analizzare l’attività da promuovere, non fare lo studio keyword, non riprogettare l’albero dei contenuti."

3) Quale sarà il futuro della SEO?

"Un futuro divertente. Credo che la SEO sarà sempre più legata da un lato all’analisi di un’attività ad ampio raggio e alla mappatura del customer journey, dall’altro ad una prospettiva olistica che tenga conto anche di copywriting, branding, user experience, prestazioni del sito, digital PR. Le strategie SEO dovranno essere inoltre basate sempre più su visione d’insieme, lungimiranza, costanza e razionalità."

4) Come descriveresti il mercato SEO nostrano?

"Un mercato simpatico, meno arretrato di quello che si potrebbe pensare. Ci sono tanti bravi colleghi, che lavorano seriamente."

5) Qual è a Tuo avviso il corretto percorso di formazione di un consulente Seo?

"Non credo esista al momento un percorso di formazione codificato. Credo sia fondamentale avere dei progetti propri su cui fare esperimenti (possibilmente delle vere attività economiche) e affiancare un SEO più esperto, magari occupandosi inizialmente delle parti del lavoro più ripetitive. Al tempo stesso è molto importante lavorare un sacco, su tantissimi clienti diversi: ogni progetto SEO si porta dietro SERP specifiche, keyword strategy particolari, versioni nazionali di Google diverse, ecc."

6) Quali sono le principali difficoltà che riscontri nella Tua attività?

"L’unica cosa un po’ snervante è il fatto che la SEO ha tempi lunghi. Bisogna analizzare, poi pianificare, poi coinvolgere un intero team di lavoro per mettere in piedi i cambiamenti (ad esempio una ristrutturazione dell’albero dei contenuti con tanti testi nuovi, che dovrà scrivere un copywriter scelto dal cliente), poi aspettare i cambiamenti, poi verificare che tutto sia stato fatto e infine aspettare i risultati. Nel caso degli interventi una tantum spesso quindi non si arriva nemmeno a vedere i risultati del proprio lavoro, a meno che non ci si ricordi di monitorarli comunque, nonostante il lavoro sia finito."

7) Quale consiglio daresti ad un SEO junior?

"Un po’ quello che ho detto prima: affiancare un SEO senior, sviluppare uno o più progetti propri e lavorare senza risparmiarsi, su tanti progetti diversi. E poi anche: viaggiare molto, leggere, parlare con le persone, chiedersi come funzionano le cose, analizzare tutto quello che capita a tiro, dalla situazione socio-economica finlandese all’organizzazione della pizzeria sotto casa. Un buon SEO dev’essere colto, aperto, vivace e incredibilmente curioso."