Giulia Bezzi

Intervista a Giulia Bezzi, consulente SEO di Padova

Giulia Bezzi Consulente Seo

1) Giulia, qual è a Tuo avviso l'ingrediente magico di una strategia SEO efficace?

"L’umiltà. Forse ti aspettavi qualcosa di più tecnico ma, secondo me, l’approccio deve sempre essere umile. Valutare la situazione iniziale sotto tutti i punti di vista, prima di mettere le mani, è fondamentale e se non si ha paura nel toccare il lavoro altrui e non si ha rispetto dei risultati, più o meno buoni, ottenuti dal sito in questione si rischia veramente di fare danni importanti. La prima cosa che faccio è pensare che il cliente vive anche grazie o soprattutto alla propria presenza online."

2) Qual è secondo Te l'errore principale da evitare quando si fa SEO?

"La mancanza di un lavoro a step. Mi è successo, più di una volta, di verificare la strategia del cliente e capire che aveva messo in piedi qualsiasi cosa. Sbagliato. Pianificazione deve essere la parola d’ordine. Il mio Digital Strategist deve avere chiara la visione d’insieme e darmi elementi di lavoro che mi mettano nelle condizioni di fornire un piano strategico SEO con dei milestone di controllo."

3) Quale sarà il futuro della SEO?

"Questa domanda mi viene posta spesso. Credo che la SEO sarà sempre più affine al marketing online. Non possiamo più pensare solo agli aspetti tecnici e nemmeno a quelli contenutistici. I fattori di successo per il posizionamento sono sempre più complessi e molteplici. Bisogna davvero spaziare. Per quanto riguarda, invece, la vera ricerca, immagino un mondo in cui non si digiterà più nulla ma si chiederà tanto con comando vocale. Già sta accadendo. Dovrò lavorare molto sulla parte conversazionale, comprendere come un essere umano chiede mentre sta camminando di corsa per strada e magari sta perdendo il tram per intenderci."

4) Come descriveresti il mercato SEO nostrano?

"Difficile. L’Italia è un Paese che ancora non vuole capire che il vero mercato è online e che bisogna davvero investirci. Ci sono veramente tante persone che dicono di fare SEO e lasciano in mutande, passami il termine, il malcapitato di turno. I SEO specialist stessi peccano spesso di presunzione, non si confrontano con gli altri attori del processo. Fare SEO per essere primi nei motori di ricerca, a mio avviso, è giocare facile. La difficoltà sta nel portare all’aumento della conversione con il minor investimento possibile e un ottimo ROI. Ho conosciuto, invece, persone che si impegnano costantemente per far comprendere al cliente che cosa significa e quale impegno richiede essere ben posizionati. Sono grandi professionisti che hanno il coraggio di dire: non ti serve essere posizionato, ti serve un prodotto da vendere. Gli onesti, quelli che sanno confrontarsi, che fanno squadra, che gioisco per i risultati degli altri e se possono li copiano pure. Io spero ce ne siano sempre di più. Fanno bene ai clienti e al settore stesso."

5) Qual è a Tuo avviso il corretto percorso di formazione di un consulente Seo?

"Ci penso spesso. Non esiste università, purtroppo, che ti metta nelle condizioni di comprendere le basi. L’unico modo è entrare in un'agenzia SEO e allenarsi. C’è qualcosa che però è indispensabile: la curiosità e la voglia di imparare da tutti. E’ un lavoro che ogni giorno ti mette alla prova, capita che le tue certezze si sgretolino e che tu debba rimetterti in gioco. Le variabili sono ennemila. La concorrenza, per fortuna, diventa sempre più alta. I clienti, quelli che hanno capito che non possono fare a caso, giustamente pretendono. Se non hai voglia di studiare, ricercare soluzioni, fare le notti in bianco perché non capisci che cavolo è successo a quel bellissimo posizionamento che lentamente sprofonda, allora fare SEO non fa per te."

6) Quali sono le principali difficoltà che riscontri nella Tua attività?

"La resistenza al cambiamento e la mancanza di risorse adeguate nelle Aziende. Chiedermi una strategia SEO significa aver capito che ciò che è stato fatto fino a quel momento non basta più. Se, però, una volta preparata l’analisi non c’è voglia di iniziare a percorrere quella strada è difficile che io possa portare a qualche risultato importante. E poi, c’è spesso l’idea sbagliata che fare SEO è per una volta. No, non è così. E' per sempre peggio dei diamanti. Ecco perché ci vogliono risorse interne che siano formate per poter colloquiare con persone come me per agire e confrontarsi, al fine di ottenere la miglior conversione, il prezzo medio di carrello più alto e magari utenti soddisfatti che ricompreranno."

7) Quale consiglio daresti ad un SEO junior?

"Non mollare mai! Scherzi a parte:
- studia sempre, prima le fonti ufficiali di Google e poi segui blog e video in rete. 30 minuti al giorno per 5 giorni lavorativi e non sgarrare;
- partecipa agli eventi, ci sono sempre spunti interessanti da cogliere. Se puoi seguine all’estero;
- non dare nulla per scontato, ci sono troppe variabili in gioco;
- accetta la sconfitta ancor più della vittoria: se capirai dove hai sbagliato sarai un pochino più grande (e questo lo dico anche a me, fatico sempre molto ad accettare un insuccesso);
- collabora, sii altruista, non ci sono segreti di sorta, c’è mercato per tutti
e, infine, importantissimo per me:
- sii poliedrico, non fossilizzarti a leggere di SEO ma studia tutto quello che riguarda il processo di acquisto di un essere umano. Puoi essere primo finché vuoi ma se non porti guadagno, con quella posizione ci fai bella figura solo tra gli stolti."