Daniele Cardello

Intervista a Daniele Cardello, Consulente SEO e fondatore di OutofSeo

Daniele Cardello Consulente Seo

1) Daniele, qual è a Tuo avviso l'ingrediente magico di una strategia SEO efficace?

"La magia, se la vogliamo chiamare così, sta nell’imparare a ragionare come i motori di ricerca, nella consapevolezza che la loro intelligenza artificiale si sta progressivamente avvicinando alla nostra. Bisogna sapere come funzionano, in particolare Google. Non bisogna mai sottovalutarli. Si deve assecondare i loro gusti senza mai eccedere. Detto questo, nella mia esperienza ciò che conta di più per posizionare bene un sito web è la quantità e qualità dei contenuti. Con quantità intendo dire che un sito, di qualunque genere sia, deve ospitare una mole rilevante di contenuti, soprattutto testuali, altrimenti non ha possibilità di essere competitivo a livello di ricerca organica. Questa regola può essere aggirata nei pochi casi in cui il sito operi in un settore molto di nicchia con pochi concorrenti, oppure rappresenti un’entità (impresa o individuo) la cui popolarità è tale da produrre molti backlink, che come noto sono un importante fattore SEO. Per qualità intendo essenzialmente 3 cose: l’architettura dei contenuti, il sistema di link interno al sito (interlinking), la distribuzione e varietà delle parole chiave all’interno delle pagine e tra le varie pagine del sito. Per operare al meglio su questi tre versanti è importante conoscere l’arsenale di parole chiave che costituiscono il proprio target di riferimento e dosarle opportunamente all’interno del sito. Il modo in cui vengono distribuite, combinate ed etichettate (tags) fornisce ai motori di ricerca pesi e misure con cui interpretare e valutare il valore dei contenuti prodotti. Questo è ciò che conta di più agli occhi dei motori di ricerca."

2) Qual è secondo Te l'errore principale da evitare quando si fa SEO?

"L’errore da evitare, in linea con quanto detto più sopra, è di sottovalutare l’intelligenza dei motori di ricerca. Usare tecniche di black hat, che possono ingannare google per un periodo, per poi subire penalizzazioni molto pesanti che mettono a repentaglio il business, non paga. Si pensi alla caduta di traffico verticale che sperimentò Ebay quando Google implementò l’aggiornamento del suo algoritmo, noto come Panda 4.0, in grado di individuare le tecniche poco ortodosse con cui Ebay faceva credere ai motori che pagine molto povere di contenuto fossero invece rilevanti. In questo senso fare SEO avendo molto rispetto per l’intelligenza artificiale preserva dal rischio di sanzioni che possono danneggiare l’attività online del cliente e la propria reputazione di esperto SEO."

3) Quale sarà il futuro della SEO?

"Man mano che l’intelligenza dei motori si sviluppa ed entra in relazione con i big data (gli algoritmi di Google motore di ricerca con i dati raccolti da Google Analytics e Google Chrome), la SEO dovrà ricalibrarsi diminuendo l’attenzione su fattori quali keyword density e meta-tag per concentrarsi maggiormente su qualità e quantità dei contenuti. Un fattore come quello del tempo trascorso sul sito, o su una pagina, è molto più indicativo del suo valore per l’utente che non la ripetizione di certe parole chiave. D’altronde i contenuti sono anche alla base dell’inbound marketing, la miglior esca per catturare backlink (link baiting) che sappiamo essere uno dei fattori SEO più importanti."

4) Come descriveresti il mercato SEO nostrano?

"Sulla percezione dell’importanza della Search Engine Optimization scontiamo ritardi importanti ma negli ultimi tempi sto notando una crescente consapevolezza anche da parte delle PMI. È come se, solo quando cercare informazioni su internet è diventato pratica comune e diffusa, tutti si siano accorti dell’importanza di uscire tra i primi nei risultati di ricerca. La scarsa dimestichezza che molti proprietari di piccole e medie imprese italiane avevano con il web ha pesato molto sul ritardo con cui ne hanno percepito l’importanza. Oggi direi che il problema è stato sostanzialmente superato. Rimane però la difficoltà di coinvolgere le PMI in progetti di media-lunga durata focalizzati su una strategia inclusiva di marketing dei contenuti e SEO. È qui, quando le evidenze di successo e i risultati sono spostati nel tempo e ammantati d’incertezza, che le imprese fanno fatica a superare le loro riserve e una certa diffidenza."

5) Qual è a Tuo avviso il corretto percorso di formazione di un consulente Seo?

"Io credo che il modo migliore per imparare a fare SEO sia lavorare in imprese o agenzie web potendo osservare chi ha più esperienza. L’autoformazione è anche molto importante, i siti specializzati e gli esperti di settore, soprattutto in lingua inglese, sono molti e insegnano molto. Mai smettere di leggere i loro articoli. A tutto questo aggiungerei un’esperienza come copywriter o, almeno, una certa dimestichezza con la scrittura. Se i contenuti assumono sempre più importanza, un buon specialista SEO deve saperli maneggiare e rimaneggiare. Spesso i miei interventi sono votati precisamente alla riscrittura dei testi secondo criteri SEO."

6) Quali sono le principali difficoltà che riscontri nella Tua attività?

"In genere la difficoltà maggiore sta nell’ottenere dal cliente un budget sufficiente per sviluppare interventi di ottimizzazione che abbiano un impatto significativo sul posizionamento del sito. Una collaborazione limitata all’implementazione di una strategia SEO elementare su un sito con scarsi contenuti non produce risultati apprezzabili. Un altro tipo di difficoltà si presenta quando un sito è gestito da un’agenzia terza che deve recepire le indicazioni del consulente SEO, in alcuni casi l’agenzia può fare ostruzione per limitare le modifiche tecniche da apportare al sito, un lavoro aggiuntivo non sempre adeguatamente remunerato dal cliente."

7) Quale consiglio daresti ad un SEO junior?

"Il successo di una campagna SEO dipende dalla scrupolosità con cui si lavora sui dettagli. I fattori SEO misurati da Google sono almeno 200; Bing, Yahoo e Yandex ne condividono molti, ma hanno le loro peculiarità. Impensabile pensare che aggiustando solo tag, metatag e file robots si possa stravolgere il posizionamento di un sito. Solo la sommatoria di tanti interventi programmatici e puntuali fa fare il salto di qualità a un sito web. La SEO sta nel dettaglio."