Vincenzo Chiaravalle

Intervista a Vincenzo Chiaravalle, Consulente SEO e Web Marketing

Vincenzo Chiaravalle Consulente Seo

1) Vincenzo, qual è a Tuo avviso l'ingrediente magico di una strategia SEO efficace?

"Una buona dose di fortuna...:) No scherzo. Purtoppo o per fortuna non esistono degli ingredienti segreti per riuscire a posizionarti e ad ottenere risultati, anche perchè ogni settore a delle sue regole e dei suoi parametri e quindi è impossibile delineare una strategia univoca. Quindi una volta che si è fatto tutto quello che è necessario per ottimizzare il sito sia a livello di struttura, sia a livello di pagina, bisogna capire come muoversi in quel specifico settore. Bisogna capire quali sono le reali necessità del tuo pubblico, di cosa hanno veramente bisogno e cercare di dargli le risposte nella maniera più esaustiva possibile. Devi diventare un punto di riferimento nel tuo settore affinchè le persone si fidino ciecamente di te e dei tuoi prodotti e/o servizi. Io per esempio sono molto maniacale per quanto riguarda la ricerca delle keyword, spendo moltissimo tempo soprattuto in questa fase, utilizzando tool più o meno conosciuti per cercare di trovare tutto quello che riguarda uno specifico argomento d'interesse, leggo le pagine meglio posizionate e cerco di capire e di approfondire tutto quello che Google considera rilevante per quella keyword per poter dare un contenuto che possa intercettare tutte le sfaccettature e le richieste."

2) Qual è secondo Te l'errore principale da evitare quando si fa SEO?

"Pensare che non sia cambiata e che non cambi in continuazione. La SEO è una disciplina molto affascinante e complessa, ma non è impossibile da capire. È un insieme di strategie che se sviluppate con costanza e con passione può portare ottimi risultati. Ultimamente vedo una guerra tra i Seo vecchia scuola che pensano che ci si posizioni solo con la link-building, altri che pensano che ci si posizioni solo con i testi, altri che ci si posizioni solo con la struttura e la Seo tecnica. In realtà, bisogna saper dosare e applicare sapientemente tutti questi 3 fattori e, come dicevo prima, bisogna analizzare la Serp in cui decidi di immetterti. In settori iper-competitivi e non "controllati" da Google, dove la maggior parte dei tuoi competitor stanno su a tonnellate di link, non puoi pensare di posizionarti solo con degli ottimi contenuti, non ce la farai mai, in altri settori dove invece la tua concorrenza scrive testi iper-approfonditi e molto dettagliati ed esaustivi non puoi pensare di posizionarti con 5 righe di testo e tonnellate di link comprati alla Despar."

3) Quale sarà il futuro della SEO?

"Allora secondo me la Seo non è morta (o perlomeno se è morta non me ne sono accorto), ma sta diventando sempre più evoluta e ci sarà bisogno di specializzarsi sempre di più. Una volta, quando i motori di ricerca erano più semplici posizionarsi era più facile. Il design era ancora grezzo, i motori erano acerbi, gli utenti stessi non erano ancora in grado di capire come funzionavano i motori di ricerca. Quindi si mettevano le parole chiave nel Google Keyword Planner, si valutavano quali parole chiave avessero un buon numero di ricerche e si creava una paginetta ottimizzandola per ogni parola chiave, poi si sparavano un po' di link con Scrapebox et voilà...ti facevi i soldi.
Adesso, tutto è evoluto, con Hummingbird, con il Venice update, con Panda e tutti i cambiamenti dell'algoritmo, tutto è diventato più complesso. I siti devono avere una UX adeguata per dare un'ottima esperienza utente, i siti devono essere veloci, devono essere mobile-friendly, i testi vanno aldilà dell'ottimizzazione per una parola chiave, ma devi intercettare i bisogni dell'utenza, c'è la local search, insomma un casino!!! È impensabile che una persona sola sia in grado di svolgere in modo professionale tutte queste mansioni e soprattutto si possa specializzare in tutto (anche se a leggere certi annunci di lavoro dovresti essere Steve Jobs reincarnato in Bill Gates e lavorare per la gloria) e quindi bisogna capire che bisogna cooperare con più figure professionali per poter far funzionare un progetto. Poi, non è che in tutti i progetti debbano essere presenti più figure professionali, per la pizzeria sotto casa non hai bisogno di tutte queste figure, ma se il progetto è grosso e ambizioso e si vuole realizzare veramente qualcosa di serio, ecco che entra in gioco il lavoro di squadra."

4) Come descriveresti il mercato SEO nostrano?

"In questo punto sono un po' combattuto. Se da un certo punto di vista vedo che c'è più consapevolezza fra gli addetti e gli imprenditori, vedo che c'è in giro moooooooooolta fuffa.
Il problema che ho notato è che mi ha completamente spostato su leggere fonti anglofone (anche se con la lingua inglese sono un po' una capra) è che in Italia c'è poca divulgazione disinteressata. Molti SEO che fanno informazione lo fanno per interesse personale, sei un mago della linkbuilding? Ecco che viene fuori che la ricerca semantica è una stupidaggine, ti posizioni solo con i link. Sei un esperto copywriter? I link sono il male, vieni penalizzato...scrivi testi da 20000 parole che Umberto Eco sembra uno con la 3a media al confronto. Fai Social Media Marketing? La SEO è morta, i clienti li intercetti con Facebook e Twitter...e potrei farti milioni di esempi, ma vorrei tenermi qualche amico nel settore :P Nel mercato anglofono (anche se pure la scrivono di quelle....) invece è più sviluppato il discorso personal branding e i SEO divulgano notizie e case history più interessanti, e in mezzo ci puoi trovare veramente delle novità o almeno quel qualcosa in più che ti dà la voglia di approfondire determinati discorsi. Oh, non è che lo fanno perchè sono le Madre Teresa di Calcutta dei motori di ricerca, parliamoci chiaro, lo fanno perchè vogliono che si parli di loro, vogliono essere i più fighi, vogliono sentirsi i DIO del SEO, ma almeno non stanno ancora a parlare degli H1 e del keyword density...."

5) Qual è a Tuo avviso il corretto percorso di formazione di un consulente Seo?

"Qua dipende più che altro dalle tue inclinazioni, non c'è un corretto percorso di formazione. Partendo dal presupposto che bisogna sempre essere aggiornati e che la formazione è continua..e continua...e continua, dipende in che ambito vuoi specializzarti. Come ti dicevo sopra, oramai la SEO è una disciplina multidirezionale, e servono più figure specializzate. Se la tua passione è scrivere devi per forza formarti più sul marketing persuasivo, se sei un link-builder scatenato devi formarti di più sulla digital pr e sulle penalizzazioni, se sei un markettaro tendi di più sulla ricerca delle parole chiavi e sulle intenzioni di ricerca. La cosa migliore è sapere un po' di tutto, ma specializzarti e diventare esperto solo su una branca specifica. Poi, una volta che si sono apprese le nozioni base, sarà una cosa trita e ritrita, ma è assolutamente indispensabile sporcarsi le mani. Devi assolutamente fare dei test, creare e posizionare dei siti tuoi, perchè l'esperienza sul campo, vale 10 corsi Seo."

6) Quali sono le principali difficoltà che riscontri nella Tua attività?

"Beh sicuramente è far capire al cliente che la SEO è un settore dove non ci sono certezze, e dove il raggiungimento dei risultati si ottiene con costanza e con un progetto serio. Purtoppo, la divulgazione SEO, se da una parte ha creato più consapevolezza, ha creato l'idea che tutti possano farla seguendo quello che hanno letto su un blog. L'idea, di base, non è sbagliata perchè effettivamente la disciplina si può imparare, e suvvia, se sbagli qualcosa il mondo non finirà. Ma, appunto ci vuole costanza e studio delle Serp e dei concorrenti, non mettere H1, bold e "c'ho il keyword density all'1%..perchè non mi posiziono?" Non hai idea di quanto quel maledetto semaforo verde di Yoast mi abbia fatto venire le coliche renali parlando con dei clienti o persone che chiedevano consigli..."

7) Quale consiglio daresti ad un SEO junior?

"Lasciare perdere che sennò ho troppa concorrenza.. No dai a parte gli scherzi, la SEO è un lavoro stupendo, il brivido che ti viene quando riesci a posizionarti per quella stramaledettissima keywords che è di importanza vitale, penso di averlo provato poche volte nella vita (sì, il mio analista dice che ho un problema, ma pensa che passerà, convinto lui...) ma è un lavoro che fra studio e analisi dei dati ti occupa molto tempo e quando segui un cliente, non hai il cartellino che timbri e hai finito. Deve piacerti e appassionarti, devi studiare e devi applicarti, ma se hai la passione è in grado di darti soddisfazioni bellissime, e non parlo di soddisfazioni economiche (sebbene non facciano schifo eh!!!), ma di quelle emotive e di quelle personali. È un mestiere creativo, devi avere intuizioni e devi essere curioso, capire il perchè di tante cose e quando lo hai capito metti nello zaino e cerca di capire un altra cosa e poi di nuovo. Poi, a livello pratico, visto che prima mi sono lasciato andare sul filosofico e sulle mie turbe mentali, direi che le basi siano sempre quelle. Se sei all'inizio, se vuoi imparare un corso o un libro sono fondamentali per capire i meccanismi e gli step da fare, perchè è vero che con gli H1 e con i title non conquisti le prime posizioni, ma usare l'h1 per metterci il numero di telefono e nel title mettere <guarda il mio sito—visto che bello?> di certo non aiuta. Una volta che hai appreso le basi ed averle SPERIMENTATE (metto in enfasi perchè è la parte più importante) continua a studiare e a fare sempre dei test per verificare le tue intuizioni. Poi vendi un corso dove spieghi l'h1, etc etc.....(modo sarcasmo on)."