Paolo Gioia

Intervista a Paolo Gioia, SEO Manager di Triboo Digitale

Paolo Gioia Seo Manager

1) Paolo, qual è a Tuo avviso l'ingrediente magico di una strategia SEO efficace?

"A primo impatto risponderei a questa domanda come penso la maggior parte delle persone si aspetta che risponda, cioè che non esiste un ingrediente magico, che il vero segreto della SEO sta nel contenuto di qualità, che la SEO è morta e Bla Bla Bla. Quello che ti posso dire invece è che il vero ingrediente segreto è lo STUDIO! La SEO di per se è solo una piccola periferia di un universo sconfinato che comprende materie differenti ma tutte tra di loro complementari. Il vero ingrediente segreto ognuno se lo crea facendo proprie le case histories di successo, leggendo i blogs di settore e frequentando corsi online specifici. Chi meglio della rete può insegnarti certe nozioni!"

2) Qual è secondo Te l'errore principale da evitare quando si fa SEO?

"L’errore più tragico che spesso si commette in questo settore secondo me è quello di considerare la SEO poco più che un tool da configurare. Certo questo è un errore che più spesso commettono i clienti, che non hanno spesso il tempo e la voglia di comprendere quanto lavoro sia necessario e quanta precisione per ottenere dei risultati, ma non è raro trovare dei “millantatori” che spacciandosi per SEO tuttofare promettono risultati in pochi giorni tramite processi automatizzati che creano spesso ingenti danni agli ignari “polli” che cedono alle lusinghe dei risultati facili. Un po’ come la storia di Icaro che volò troppo vicino al sole."

3) Quale sarà il futuro della SEO?

"Questa è una domanda alla quale non si può rispondere in maniera precisa, anche perché la SEO è in continua evoluzione e questa evoluzione spesso è strettamente legata a dei veri e propri cambiamenti culturali più che tecnici. Pensa ad esempio alla ricerca “Vocale” che sempre più persone utilizzano tramite il Siri o Cortana di turno, anche in quest’ambito ci sarà bisogno dell’ottimizzazione, rimarrà così come la consociamo? Quello che possiamo dire con certezza è che fin quando ci saranno persone che cercano informazioni sul Web ci sarà bisogno della SEO."

4) Come descriveresti il mercato SEO nostrano?

"All’italiana, come tutto il resto d'altronde. In Italia abbiamo un modo di operare tutto nostro, anche nel campo del web marketing e della SEO. Questa nostra Italianità digitale (di cui spesso le “grandi” aziende sono le principali esponenti) sicuramente dà un po’ di colore ad un universo fatto da grigi fogli di calcolo e grafici che salgono a fatica, ma ancor più spesso causa problematiche che diventano veri e propri epic fail. Con questo però non voglio fare di tutta l’erba un fascio, visto che in Italia abbiamo professionisti, agenzie o semplici appassionati che non temono minimamente il confronto con il mercato estero e hanno dato vita a vere e proprie storie di SEO destinate a restare nel tempo. Per esempio, come non citare la storia di “Salvatore Aranzulla”, che dal “Nulla” a soli 14 anni grazie alla SEO (quando fondò il suo blog veramente in pochi sapevano cosa fosse) ha fatto del suo nome un brand destinato a rimanere nella storia del web italiano."

5) Qual è a Tuo avviso il corretto percorso di formazione di un consulente Seo?

"Stare davanti al pc / mac senza stancarsi mai, frequentare i posti giusti online, avere una fame INSAZIABILE di informazioni e alla fine lanciarsi in un progetto personale. Se vuoi imparare la SEO infatti gli step fondamentali sono circa tre:
1) Il primo (e anche il più difficile) e capire che la SEO non è una cosa a se stante ma abbraccia e si relaziona con TUTTI gli aspetti del Web, motivo per cui se sei uno sviluppatore non puoi non saperne di SEO.
2) Il secondo punto è STUDIARE! Qui l’unica cosa che serve è incollare il culo ad una sedia e fagocitare tutto quello che la Rete ha da offrirti. Si perché tutto quello che ti serve è disponibile, gratis e di qualità. Forum, Video, Blog, Guide ufficiali e corsi online, tutto è a portata di click. Ovviamente è anche inutile dirlo, ma in tutto ciò ho dato per scontato che si conosca “Bene” l’inglese, altrimenti è quello il primo step da affrontare!
3) Sperimentare quanto appreso sul proprio sito! Se no, come fai a capire veramente cos’è la SEO e quali risultati può portarti? Quando sei nel campo, capisci al volo la differenza che c’è tra chi ha provato la SEO sulla propria pelle e chi l’ha studiata solamente. Quindi fatevi un sito e Provate! Tanto l’unico pericolo che si corre è quello di scoprire che con la SEO e i motori di ricerca si possono “anche” fare i soldi (solo quando si è diventati bravi però)."

6) Quali sono le principali difficoltà che riscontri nella Tua attività?

"Le difficoltà principali per me non appartengono al lavoro in senso stretto ma nel far capire ai clienti (e anche ad amici e parenti) il valore e il senso della SEO. Il più delle volte capita infatti che il cliente pretenda la fatidica “prima posizione” già dopo poche settimane senza comprendere l’impegno, il tempo e il BUDGET necessario al raggiungimento dei tanto ambiti “Risultati Organici”. Questo spesso avviene perché spesso i clienti vengono viziati dai risultati a breve termine delle campagne a pagamento (che provocano dipendenza e assuefazione) e non riescono a percepire il valore di quello che spesso viene definito come “Traffico Gratuito”. Peccato però che quei pochi che invece colgono il valore a lungo termine della SEO riescono ad ottenere risultati e Profitti “Costanti e d gran lunga superiori” (si perché per chi non lo sapesse una posizione ottenuta in maniera organica non sparisce al termine del BUDGET)."

7) Quale consiglio daresti ad un SEO junior?

"Va bene anche se rispondo che è ancora in tempo a cambiare mestiere? No scherzi a parte, come detto prima posso solo consigliare di seguire i tre punti citati prima cioè: capire veramente come funziona la ricerca (lato umano), come funzionano i motori di ricerca, cos’è la SEO e perché la si fa. Studiare e approfondire le tecniche e le best practices SEO e infine mettere online un sito e sperimentare tutto quello che si apprende man mano, così da vedere da vicino i risultati dei propri esperimenti (anche quelli negativi, capito apprendisti stregoni BlackHat?). Detto questo passo alle raccomandazioni classiche degne del più barboso degli intellettuali, cioè di rimanere sempre curiosi, di documentarsi sulle novità almeno 10 minuti al giorno e prima delle tecniche abbracciare il concetto, perché fare SEO vuol dire anche rispondere a domande che senza noi rimarrebbero irrisolte."