Mariachiara Marsella

Intervista a Mariachiara Marsella, Consulente SEO di Roma

Mariachiara Marsella Consulente Seo

1) Mariachiara, qual è a Tuo avviso l'ingrediente magico di una strategia SEO efficace?

"L’ingrediente magico di una strategia SEO è che non c’è alcun ingrediente magico. Se con il termine magia intendiamo quanto i maggiori dizionari intendono, ovvero “la capacità di controllare le forze della natura” e con il termine “natura” pensiamo a Google, allora non solo non è il nostro caso ma potrei dire è addirittura il contrario. Siamo noi a dover adattarci a Google. Posso dirti quale è la differenza tra “una grande SEO” e “una SEO grande”, richiamando il noto spot degli anni 80. Ecco, a mio avviso quel che rende una strategia SEO una grande strategia è la passione per questo lavoro; direi, in generale, che la passione rende grande qualsiasi cosa. Passione, nella SEO, significa non fermarsi ai dettagli ma approfondire, curiosare tra le “pieghe” del codice, spulciare Search Console e altri tool fino allo sfinimento, testare quanto più possibile ciò che si crede di aver “scoperto” e ricominciare daccapo quando scopri che quel che pensavi di aver scoperto in realtà è solo una coincidenza."

2) Qual è secondo Te l'errore principale da evitare quando si fa SEO?

"Pensare che la SEO sia una scienza esatta. È vero, ci sono dei punti fermi (non sappiamo fino a quando, però!) ma tutti insieme non fanno che una goccia nel mare. La maggior parte degli errori SEO che ho visto fare li ho visti fare non per mancanza di conoscenza ma per pura mancanza di logica, che forse è più grave. Però è anche vero che ad oggi fare errori madornali in questo settore è abbastanza difficile, in giro ci sono forum, blog, video, risorse di ogni tipo che possono aiutarci quando abbiamo un dubbio."

3) Quale sarà il futuro della SEO?

"Di solito per prevedere delle tendenze è necessario osservare il passato e ricostruirsi, quindi, uno storico. In questo ipotetico grafico la SEO continuerebbe a essere una linea ascendente ma forse “di colore” diverso. Cerco di spiegarmi. 15 anni fa la SEO era una manciata di cose tecniche e due tag title e quattro keywords messe in croce. Oggi si parla di “user intent” e “user experience” domani, forse, sarà qualcosa di più ancora ma non saprei dire cosa, di certo continuerà a essere “ottimizzazione”."

4) Come descriveresti il mercato SEO nostrano?

"Posso dire di aver ascoltato e ascoltare spesso molti sedicenti “guru” americani e inglesi che il più delle volte non hanno mai- e dico mai - aggiunto nulla a quanto noi italiani non sapessimo già. Il mercato italiano a mio avviso si compone di persone - e non di personaggi - assolutamente valide. Anche grazie ai numerosi eventi di spessore che vengono fatti, pur se non così risonanti come potrebbe essere l’evento universale-mondiale del grattacielo Shard London Bridge (che per altro è stato realizzato da un italiano, Renzo Piano) siamo riusciti a creare una community di assoluto rispetto che nulla ha a che invidiare ai mercati stranieri. Più o meno ci conosciamo tutti e poi c’è chi lavora in punta di piedi, chi non si fa vedere perché non ama le “luci della ribalta”, ma ogni giorno rende un sito web più felice."

5) Qual è a Tuo avviso il corretto percorso di formazione di un consulente Seo?

"Proprio qualche giorno fa sono stata all’Università di Viterbo per parlare di SEO, in un evento organizzato da Paolo Dello Vicario, evento che per altro attribuiva crediti agli studenti. E proprio in questa occasione, rivolgendomi alla platea di giovani, ho confessato che io avrei fatto carte false per poter avere un corso universitario dedicato al Search Marketing. Purtroppo, essendomi laureata nel medioevo (perché il 2002 è il medioevo se pensiamo a Internet!) non è stato così. Per cui, per rispondere alla domanda, se riuscite a fare un corso universitario tanto meglio perché vi introdurrà in modo graduale verso altri corsi. Il consiglio è di informarsi molto, ma molto bene prima di seguire un corso SEO, di andare a leggere il programma e farsi un’idea, magari discutendone anche con altri SEO. Poi c’è la formazione individuale che molti professionisti fanno ad altri professionisti e poi c’è l’aggiornamento, sulle fonti ufficiali o semi-ufficiali, ma sempre prese con le pinze."

6) Quali sono le principali difficoltà che riscontri nella Tua attività?

"Come BEM Research, l’azienda che ho co-fondato da alcuni mesi, le solite, infinite, vetuste, ottuse difficoltà: la burocrazia. Come persona che lavora marketing online, riscontro una scarsa cultura digitale da parte di molte (non tutte, certo) Piccole e Medie Imprese. Come persona che si occupa di SEO, detesto la mancanza di umiltà di chi, dopo un mese di consulenza, pensa di poter fare SEO tra un ritaglio e l’altro di tempo o di poter mettere il figlio dell’amico che, appena ieri, ha letto un e-book, del 2007, di 15 pagine – tutte (ma proprio tutte!) sulla SEO."

7) Quale consiglio daresti ad un SEO junior?

"Non arrenderti mai. Verrà un giorno in cui, vedendo quella pagina in prima pagina e poi magari in prima posizione, con tante e buone conversioni, non potrai più farne a meno e inizierai a ottimizzare qualsiasi cosa passerà sotto i tuoi occhi, cercherai di ottimizzare le immagini, i video, i testi, l’audio, cercherai perfino di ottimizzare word. Non guarderai mai più un sito come se fossi un utente, vedrai solo errori, canonical diversi dal percorso, redirezioni assurde, risposte HTTP errate e mentre la tua lei o il tuo lui, tranquillamente, continueranno ad acquistare online da questo stesso sito web, tu non potrai farlo mai più e dovrai cercarne un altro, magari posizionato peggio ma che almeno non ti farà stare male. E se leggendo questo breve paragrafo penserai “questa è pazza” ne riparliamo tra qualche tempo, perché voglio proprio vedere come sarai diventato tu."