EMANUELE TOLOMEI

Intervista ad Emanuele Tolomei, Consulente Seo di Terni

Emanuele Tolomei Consulente Seo

1) Emanuele, qual è a Tuo avviso l'ingrediente magico di una strategia SEO efficace?

"Dopo molti anni passati ad occuparmi di SEO, concludo sempre con il dire che una buona dosa di budget da destinare alla link building è imprescindibile. Ho fatto test di ogni genere e non so come facciano coloro che insistono su alcune teorie, a portare risultati effettivi alle aziende, senza il bisogno di link in ingresso. Resta inteso che la qualità dei contenuti è determinate, come anche il rispetto delle linee guida e tutti gli accorgimenti per rendere il sito più veloce, conforme ai nuovi standard (vedi AMP), accessibile e rivolto alla UX da mobile. Ma l'ingrediente principale è l'esperienza, non intesa come anni di conoscenza, ma come la capacità di provare e saper cambiare rotta in corsa, adattandosi ai cambiamenti."

2) Qual è secondo Te l'errore principale da evitare quando si fa SEO?

"Quello di avere fretta. Purtroppo, spesso e volentieri, un progetto viene abbandonato addirittura prima che compia il primo anno, che spesso coincide con uno dei principali fattori di ranking, ossia l'anzianità del dominio. Ma l'altra cosa importante per un progetto, se la leghiamo al fattore anzianità, non è relativa solo al dominio, ma alla strategia stessa. Da quanto tempo stai facendo link building? Da quanto hai ottimizzato la tua sitemap? E i canonical? Da quanto tempo hai cambiato, migliorandoli, i testi di pagine che non facevano traffico? Hai inviato link verso queste pagine dopo aver apportato le modifiche? Stai linkando cosa? Come? L'errore è porsi poche domande, o peggio ancora non farlo affatto. Io ne ho una lista in testa, che ogni giorno arricchisco ulteriormente. Una todo-list infinita, che condivido con il mio team e che è la base di un successo annunciato. Fallimenti ne ho avuti anche io ovviamente. Su più di mille progetti che ho gestito finora, almeno il 10% non è andato come desideravo. L'errore è stato non pormi domande."

3) Quale sarà il futuro della SEO?

"Il futuro è indeterminabile, ma attribuibile. Ovvero, non sappiamo cosa sarà, ma chi lo farà, cioè Google. Per questo possiamo influenzarlo. Google prende decisioni sulla base di quello che gli viene offerto, ma anche in base a quello che ritiene migliore per i suoi utenti. Creare nuove situazioni, nuovi modi di comunicare, nuove entità, genera un cambiamento. Se siamo noi gli artefici di questi suggerimenti, Google cambierà secondo come noi abbiamo deciso. I siti con più utenti, vedi Amazon, Youtube, Wikipedia e Facebook, determinano continuamente situazioni, a cui il motore di ricerca non può sfuggire. Per cui si adatta. Nel nostro piccolo, possiamo farlo anche noi, nei dettagli del codice. Provate a mettere un qualcosa di inaspettato in un microdato che richiede un certo valore e vedrete cosa intendo. Esempio su tutti il famoso test di Andrea Pernici, che ha reso incliccabili le breadcrumb in SERP."

4) Come descriveresti il mercato SEO nostrano?

"L'Italia è avanti su tutti i fronti. Gli altri mercati, inclusi gli States, sono più lenti nei cambiamenti, ma anche nella capacità di analisi. Infatti sono molto più sulla notizia, che sulla sperimentazione. In Italia si fa molto più testing e si sviluppa molto di più. Per questo riusciamo a stare avanti. C' è anche più cooperazione tra professionisti, perlomeno posso dirlo per quelli della mia generazione e mi auguro che i ragazzi che iniziano oggi, possano mantenere questo trend. La nostra ricchezza sta nella condivisione di certezze acquisite con anni di studi."

5) Qual è a Tuo avviso il corretto percorso di formazione di un consulente Seo?

"Quello che consiglio è di iniziare a farsi le ossa all'interno di un'agenzia web. Oggi ne sono ancora più consapevole, dopo aver visto cosa è riuscito a diventare Danilo Petrozzi, che ho avuto la fortuna di avere in ufficio per 5 anni . Oggi è un professionista in grado di gestire qualunque tipologia di casistica. Per cui non abbiate paura di mettervi alla prova. Si impara sbagliando, ma all'inizio è meglio avere le spalle ben protette, per poi spiccare il volo."

6) Quali sono le principali difficoltà che riscontri nella Tua attività?

"Tenermi aggiornato. Essendo preso da miriadi di progetti, non sempre riesco a mantenere l'attenzione sulle novità o ad anticipare i tempi di un update. Per questo ultimamente ho ricominciato ad insegnare. In questo modo mi sono imposto l'obbligo di studiare di più e attingere a più risorse, dopo averle accuratamente selezionate. Raggiungere gli obbiettivi oggi è invece più semplice rispetto a prima. La maggiore consapevolezza e la famosa lista di domande, fa si che ogni progetto esca già ottimizzato al massimo. Magari ci vuole un pochino di più a realizzarlo, ma da quando viene tolto il "Disallow: /" nel robots, la salita è inarrestabile. Detto questo, aggiungo che in realtà le vere difficoltà subentrano poi quando vai nella stanza dell'amministrazione, o parli con un commerciale, o affronti una difficoltà familiare insieme a un dipendente. La vita di un imprenditore, ovviamente, non riguarda solo l'aspetto puramente tecnico-professionale, ma anche quello umano; quindi ci vuole sempre molto coraggio, ma soprattutto abilità nel adattarsi al cambiamento."

7) Quale consiglio daresti ad un SEO junior?

"Studiare. Testare. Condividere. Sono i 3 fattori chiave che lo separano da fare quel salto di qualità che lo renderanno un coltello da caccia nelle mani di qualsiasi azienda che si rivolga a lui. Parlare di Junior, Senior, Master etc.. non mi è mai piaciuto. Per me si è tutti uguali, sempre. Io stesso, oggi che ho introdotto nuove leve, ragazzi giovani con poco più di 20 anni nel mio staff, imparo ogni giorno. Perchè la nostra missione è quella di rivolgerci ogni giorno a generazioni diverse, con esigenze diverse, con istruzione, storia e futuro diversi. Abbiamo una grande responsabilità, perchè quello che i nostri figli domani troveranno su Google, è anche opera nostra."