Andrea Ronzano

Intervista a Andrea Ronzano, Consulente SEO e Digital Marketing

Andrea Ronzano Consulente Seo

1) Andrea, qual è a Tuo avviso l'ingrediente magico di una strategia SEO efficace?

"La prima risposta che mi viene in mente è una frase trita e ritrita: "non esiste alcun ingrediente magico”. Questo perché non esiste una strategia unica da applicare indiscriminatamente a tutti i progetti; ogni progetto deve avere una strategia ben precisa, che si basa sugli obiettivi specifici e sul mercato di riferimento. Il discorso cambia completamente se invece facciamo riferimento alle tattiche. Si possono perciò applicare tattiche con ingredienti del tutto simili mentre si studiano e si pongono in essere strategie mirate al raggiungimento di un determinato scopo. Tornando alla questione degli ingredienti, insisto sulla metafora culinaria: i piatti più buoni sono composti da complesse combinazioni di ingredienti semplici. Nella SEO questi ingredienti sono altrettanto semplici. Prima di tutto è importare partire dai principi base della SEO, le "regole" e i principi conosciuti e disponibili in ogni guida base di approccio alla SEO. Altri ingredienti sono costituiti dalla pazienza e dalla perseveranza, perché in un progetto SEO gli obiettivi si raggiungono con il tempo, e dallo studio continuo. Inoltre è bene ricordare che la SEO è una disciplina molto più simile all’artigianato che all’industria; ogni forma di industrializzazione volta all’applicazione di politiche di volume, porterà incontrovertibilmente a risultati di scarsa rilevanza. Insomma, quando parlo di ottimizzazione e posizionamento mi piace l’idea di scardinare la complessità percepita (seppur reale), della disciplina in sé e ricondurre il tutto a poche semplici regole: testi, link e information architecture. Infine, un’altra cosa su cui insisto è che bisogna lavorare sulla modalità con la quale, da professionisti, ci applichiamo al progetto. Quel che spesso capita è che tendiamo a ottimizzare in funzione dei motori, piuttosto che degli utenti. Ma se i motori fanno il bene degli utenti, non facciamo meglio a lavorare in funzione di questi ultimi?"

2) Qual è secondo Te l'errore principale da evitare quando si fa SEO?

"Come accennavo prima, l’industrializzazione è sicuramente una pratica negativa. L’applicazione di procedure volte a sveltire il lavoro, o semplicemente l’applicazione di strategie standard senza considerare la specificità del progetto, impedisce di imprimere la corretta direzione, che naturalmente deve essere quella della qualità. Ma l’errore più grave è quello di non mettersi mai in dubbio, di non rivedere il risultato e non valutare nuove vie."

3) Quale sarà il futuro del SEO?

"Mi aspetto molte evoluzioni: crescita della personalizzazione, della geolocalizzazione e dell’influenza generata dagli utenti sui risultati di ricerca. Sul piano dei contenuti, una crescita decisiva sull’indicizzazione di contenuti multimediali grazie alle recenti applicazioni in termini di computer vision, OCR, voice recognition, e cosi via dicendo. Questo genererà nuovi touchpoint sui quali basare le strategie SEO. Inoltre mi aspetto ampi progressi nel campo dell’intelligenza artificiale, ultimamente molto discussi, che cambieranno ancora una volta il modo che abbiamo di approcciare questa disciplina. Cresceranno anche la competizione e la saturazione del mercato online, elementi da non sottovalutare soprattutto in Europa e negli Stati Uniti."

4) Come descriveresti il mercato SEO nostrano?

"Sarò un’ottimista ma vedo un netto miglioramento nella diffusione, nella discussione e nel confronto tra professionisti, seppur ancora aleggi un atteggiamento fazioso e settario. Nel mercato osservo un miglioramento anche nel grado di consapevolezza e di conoscenza che l’utente medio ha della SEO, grazie specialmente a chi ha deciso di divulgare e informare su blog, social e incontri frontali. Per quanto riguarda il mercato lo descriverei “giovane”, con un’espressione mutuata dalla valutazione dello stato evolutivo del vino: non è né pronto, né maturo."

5) Qual è a Tuo avviso il corretto percorso di formazione di un consulente Seo?

"Non esiste un percorso unico. Le evoluzioni dei motori hanno permesso di approcciare la SEO a professionisti di qualsiasi estrazione. Sono comunque convinto che servano delle buone conoscenze tecniche - checché se ne dica la SEO ha una componente tecnica importante - lo studio e l’aggiornamento continuo, la curiosità e la pura passione. Ci sono inoltre molti manuali che possono offrire tutte le basi necessarie, tra le quali le guide di Taverniti e Maltraversi, le linee guida di Google. Studio continuo ed esperienza pratica su progetti propri o di terzi possono fare miracoli."

6) Quali sono le principali difficoltà che riscontri nella Tua attività?

"La prima è quella di far comprendere ai clienti che nella SEO bisogna avere un orientamento di medio-lungo periodo. Esistono altre possibilità per chi ha premura di vedere risultati in tempi brevi, come quella di rivolgersi a un consulente Adwords o più in generale SEA, dove i risultati si vedono subito. La seconda è quella di giustificare le oscillazioni su base settimanale e mensile relative al posizionamento delle chiavi e quindi insegnare l’arte della pazienza e della fiducia."

7) Quale consiglio daresti ad un SEO junior?

"Studia, studia, studia. Non ti “sedere” appena senti di avere una conoscenza mediamente alta. Non scordare le cose semplici e non annegare nella quantità di informazioni e di notizie che vengono divulgate, non prendere tutto per buono. Se vuoi diventare uno bravo armati anche di umiltà e della capacità di dubitare del tuo operato. Studia, studia, studia, dicevo: ma non affogare il tuo cervello nella sola teoria. Applicati a qualche progetto personale oppure prevedi di entrare almeno per un periodo in un’azienda che abbia un reparto SEO al suo interno: non c’è cosa migliore che imparare da chi, la SEO, la fa tutti i giorni."